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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Una donna sulla luna

Quando Fritz Lang girò questo film, il cinema muto era ormai sulla via che porta al viale del tramonto. Infatti questo è stato il suo ultimo muto, poi è passato al sonoro. Una Donna sulla Luna è un melò fantascentifico, tratto dal romanzo della stessa moglie di Lang. Il film è lunghissimo, dura quasi tre ore, ma che ti sanno trascinare in una atmosfera magica e surreale, come difficilmente accadeva allora. Dietro la macchina da presa abbiamo uno dei maestri della settima arte, ormai largamente riconosciuto, quindi viene spontaneo dire di questo film che è un capolavoro. Le immagini sono fortemente evocative, abbiamo una storia d'amore, dentro un film fantascentifico, dove degli astronauti dovranno andare sulla luna in cerca dell'oro di cui parla un importante scenziato, quindi i nostri eroi scelgono una donna, anche se la missione è particolarmente difficile, e si rischia di non tornare mai più. Un film molto affascinante, ogni scena resta impressa nella memoria, e il

Scala al Paradiso

Se io dico i nomi di Michael Powell e Emeric Pressburger , probabilmente ancora non li conoscete, ma nel corso degli anni hanno diretto a quattro mani film che mi hanno colpito molto. Io ne ho visti due: Scarpette Rosse e Scala al Paradiso. Questa sera ci concentriamo sul secondo. Un film visionario visto i tempi, che colpisce e conquista. Vi sembra poco? No affatto, e vi spiego il perché: questa storia del pilota che riesce ad avere ancora un po' di tempo per rimettere la sua vita a posto e cercare di continuare a vivere invece di morire e andare in paradiso è una di quelle storie visivamente molto potenti e affascinanti. Impossibile non restare colpiti. Però a differenza de il settimo sigillo, che sfida la morte a una partita a scacchi, qui abbiamo un pilota che chiede ancora un po' di tempo dando agli angeli la possibilità di lasciarlo in vita perché si è innamorato di una donna, è una storia che ti scalda il cuore. Un film onirico, surreale, dove il paradiso

Toto, il Principe De Curtis

Da piccola non mi piaceva tanto. Cominciai ad apprezzarlo verso i tent'anni, quando cominciò la mia avventura nella blogosfera, questo comico dinoccolato con una faccia che solo a guardarla ti scappava da ridere, piano piano e guardando i suoi  film (ridendo come una matta ovviamente) è entrato nelle mie grazie. Impossibile non amare questo grandissimo attore, adesso che ho raggiunto la maturità sia cinefila che vitale, capisco benissimo l'enorme eredità che ci ha lasciato Antonio de Curtis , e quanto sia stato grande il suo talento. Impossibile per un cinefilo non apprezzarlo, e soprattutto non conoscerlo. Totò è stato il più grande attore comico italiano di tutti i tempi. Si dice che era anche un donnaiolo, e che avesse nel suo camerino un divano con cui si incontrava con delle signore. E impossibile non capire il suo fascino, anche se certamente non era un adone precisiamo. Se l'america aveva Chaplin, l'Italia aveva Totò e...ho detto tutto. Erano ovvi

Il Monello

Ci sono alcuni film, che non hanno bisogno di parole. Film, le cui immagini scaturiscono una marea di emozioni. E solo un genio come Charlie Chaplin riusciva a farti piangere a dirotto; allo stesso tempo ti faceva piegare in due dalle risate. Il Monello è uno di questi film, uno dei miei preferiti dal leggendario comico inglese. Chaplin dirige il film soffermandosi sui sentimenti, sull'amore e soprattutto sugli emarginati. Quel bambino abbandonato dalla madre e cresciuto dal vagabondo, che viene usato da questi per aiutarlo a racimolare qualche soldo, è uno di quei film che quando li guardi diventano film della vita: non li dimentichi più. Amo tantissimo questo film, forse perché anche io sono stata abbandonata da un padre troppo immaturo per essere padre, e mi ci sono rispecchiata in questo piccolo abbandonato. Ah Chaplin , era geniale anche in questo. Film che dovrebbe essere proiettato nelle scuole, come materia di studio, anzi, il cinema dovrebbe essere materia di